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sabato 17 marzo 2012

IL VIAVAI ODIERNO NEL MIO CONDOMINIO

Quest'oggi mi è capitato quanto segue:
Le mie foto1) Il condomino del sesto e penultimo piano, un "signore" nel vero senso della parola, agiato, vedovo, 92 (novantadue) anni, vive da solo in quanto l'unico figlio sposato abita, credo, fuori Roma, è una persona direi quasi esageratamente gentile. Quando c'incontriamo, il che capita spessissimo in quanto abbiamo gli stessi orari: d'inverno verso le 10.30-11.00, d'estate 8.30-9.00, si comporta come se fossi io il più vecchio anche se ho dieci anni meno di lui. Mi cede sempre il passo quando entriamo o usciamo dal portone, ugualmente quando usiamo l'ascensore che addirittura vuole sempre aprirne e chiuderne le porte benché io abiti al primo piano. Insomma a volte mi sento persino imbarazzato. E' claudicante e con un braccio e una spalla tendenti verso il basso ma non rinuncia mai alla sua uscita quotidiana da casa anche perchè è sua abitudine gustarsi un caffé al bar e acquistare il giornale nella vicina edicola. Sempre elegantemente vestito, benché calvo non usa mai il cappello.
Oggi però ne stava combinando una grossa. Il nostro ascensore avrà anche lui i suoi ottant'anni ed è di tipo antico: tutto a vetri e il vano circondato, dalla cantina al terrazzo, con una rete metallica protettiva quindi perfettamente trasparente. Esco di casa, mi accorgo che l'ascensore sta scendendo e mi fermo per aspettare il mio turno. Ma quando il condomino di cui parlo mi vede attraverso vetro e rete ferma l'ascensore ma è a metà piano, allora spinge un pulsante ma anziché scendere sale, preme un altro pulsante ma non azzecca più il piano, insomma stava succedendo
qualcosa di tragico. E perché? Perché doveva fermarsi testardamente al mio piano, aprirmi le due porticine, farmi entrare, cedermi sempre il passo e salutarmi.
Direi che quando è troppo è troppo.
2) sempre oggi, rientrando a casa verso le 11.30 vedo una giovane e bella ragazza che sta leggendo i nomi sul nostro citofono. Le chiedo se deve entrare, lei risponde affermativamente, le cedo il passo e mi accorgo che ha un'enorme massa di capelli castani legati all'indietro talmente lunghi che le arrivano a coprire il Lato B. Peccato.

7 commenti:

Arianna Marangonzin ha detto...

Sempre troppo esilarante, divertente e spassoso!
Baci. Bello bello il post!

Rosaria ha detto...

Alduccio, sopravvivere al condominio
diventa una vera lotta.
Anche a chi ti vuole bene non è raro che la loro generosità si può tramutare in qualcosa di più serio.
Meno male che è andato tutto bene per il signore troppo gentile.

A me un condomino il 4 febbraio mi fece un complimento e chiese a mio marito se era merito suo che gli anni per me non passavano mai.
La stessa notte mi e successo quello che sai.. e da più di un mese che non esco e fosse solo che non esco ma il motivo per cui non esco.. che mi ha bloccato in casa tra il letto i dolori e una passeggiatina per casa.
Ma giuro che come esco e lo incontro e mi saluta la prima cosa che ci devo dire...so chiù l'uocch che i scuppet...traduzione..Ammazzano più gli occhi che le pistole.

Non lo devo salutare per un mese e mezzo tutto il tempo che ho sofferto.

Lo so che non è vero ma che vuoi da me più vado avanti nella vita e più mi trovo a dire...Non è vero ma ci credo...e io ci devo credere e ci voglio credere

Comunque l'importante che si racconta.
Il condominio è nato per raccontare e noi raccontiamo, altrimenti che condominio è?

Bacione e buona domenica Alduccio e porta i miei saluti al signore super-gentilissimo.Una categoria che sta sparendo, che peccato.Ciao

Rosaria ha detto...

ps...Aldù a te il lato B non ti sfugge mai;))

Costantino ha detto...

Molto divertente,ed una grande soddisfazione:tra il condomino,l'ascensore, e te, il più giovane di gran lunga sei tu!

Soffio ha detto...

un vero spaccato di vita piena in quel condominio

riri ha detto...

Che carino!!Voleva essere gentile al massimo, ma forse hai ragion, a volte è un pò troppo..Avevo un vicino molto distinto quando abitavo a pochi passi da qui, anche lui molto anziano (rispetto a me)
:-) mi apriva l'ascensore ed era molto galante, ma sorridevo, da un uomo una gentilezza in pù non guasta mai, rivolta al gentil sesso, ma devo dire il vero : si son persi i vicini di una volta!
Un abbraccio Aldo e buona giornata:-)

Suzane Weck ha detto...

Ola,com pouco de dificuldade e muita força de vontade consegui ler o excelente 'texto historia' que escrevestes no teu blog.Adorei.È com grande prazer que estou a conhece-lo e espero tornar-me tua amiga brasileira aqui de Porto Alegre no sul do Brasil.Grande abraço.

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