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sabato 19 marzo 2011

COMICA ESTIVA CONDOMINIALE

Puntualmente ad agosto, come l'anno scorso ma questa volta il giorno 6 anziché il giorno 12, è accaduto qualcosa di simile a quanto scrissi in proposito il 24 agosto 2009 in "SUPERSTITI METROPOLITANI". Con qualche differenza però.
Antefatto: Tre giorni prima del 6 agosto, verso le 23 suonano alla porta, apro, è il mio vicino che mi consegna le chiavi di casa perché lui e la sua famiglia vanno in ferie e quindi mi chiede se, come al solito, io posso accudire il loro gatto-fantasma Chicco che, pur essendoci, si va a nascondere non so dove tanto di non avere mai avuto il piacere di conoscerlo. Eppure sono parecchi anni che ad ogni estate io sbrigo questo piccolo incarico ma lui niente, c'è e non c'è. Quest'anno siamo in due muniti di quelle chiavi in quanto mi alterno con un comune amico, a seconda di chi è più libero.
Il 5 agosto si rompe il tubo della mia doccia. Io e mio figlio cerchiamo di ripararlo, niente da fare.
Telefono all'idraulico di fiducia però risponde che sta facendo dei lavori in una zona troppo lontana e quindi...Cerco un altro idraulico e qualcuno mi risponde che non si occupa di piccoli interventi; un altro ancora mi dice che si trova in ferie e aggiunge "purtroppo". - Ma per chi? Per me o per lui? - Infine riesco a pescarne uno che mi onorerà della sua presenza il 6 agosto alle ore 11:00 a.m. Ho deciso: da grande farò l'idraulico.
Il fatto anzi i fatti. Ore 7:30 del 6 agosto 2010. Ho terminato le mie personali faccende mattutine e mi siedo dinanzi il mio pcPasquale il quale mi accoglie tra le sue braccia felice e contento. Squilla il telefono. Chi può essere mi chiedo? È la voce del mio vicino di gatto e di chiavi di casa il quale dalla Sicilia, tutto allarmato m'informa che gli ha telefonato qualcuno del condominio avvertendolo che dal pianerottolo dove si affacciano i nostri rispettivi appartamenti piove acqua a dirotto nel vano ascensore proveniente, detta acqua, dalla sua porta di casa. Mi dice anche che l'altro amico che ha le stesse chiavi non è in casa in quanto a quell'ora va a messa in chiesa e poi porta a spasso un grazioso cagnolino, quindi non è rintracciabile almeno per il momento. Prendo 'ste chiavi e mi accingo a vedere di cosa si tratta: effettivamente c'è un mare d'acqua. Apro la porta, vado quasi nuotando in giro per la casa per capire se ci sono rubinetti lasciati aperti. Niente. Tutto a posto tranne il mare d'acqua.. Il gatto? Sono quasi certo che si è rifugiato sopra qualche armadio. Dopo dovrò strizzare scarpe e pantaloni dato che mi sono bagnato fin sopra le caviglie. Mentre sto sguazzando arriva il giovane condomino del piano sottostante e mi chiede cosa sta succedendo. Se ne rende conto e si accinge anche lui a cercare da dove viene tutta quest'acqua che sentiamo scrosciare a più non posso. Poi si accorge che l'acqua scorre da un termosifone del salone. Ah! Dimenticavo: tutto quanto si sta svolgendo con il telefonino in mano in contatto diretto col vicino che sta in ferie a novecento chilometri di distanza. Gli spiego da dove esce l'acqua e lui dice che parlerà con chi di dovere. Mi sembra la scena di uno di quei film in cui due personaggi in divisa parlano tra loro "Pronto base uno, qui aquila...". Vengo sollecitato a chiedere aiuto ad una gentilissima signora che abita al piano superiore il nostro la quale per fortuna non è in vacanza; poi viene anche suo figlio, poi altri condomini si affacciano scendendo le scale in quanto, per sicurezza, abbiamo bloccato l'ascensore. Non si sa mai: acqua e corrente elettrica non vanno molto d'accordo. Mentre la gentile signora si dà un gran da fare con secchio, spazzolone etc, io chiamo gli uffici comunali per chiedere aiuto. Mi rispondono che non esiste un pronto intervento comunale e che i vigili del fuoco, da loro stessi interpellati, non vanno nei posti dove si verificano questi allagamenti se l'acqua non supera i venti centimetri. Si deve superare questa soglia. Forse era meglio far scorrere altra acqua per aumentare il livello. Arriva il comune amico che ha le altre chiavi, si mette all'opera per cercare di togliere più acqua possibile. M'informa che anche lui ha parlato telefonicamente col nostro comune amico proprietario della casa allagata il quale ha chiamato un idraulico che arriverà tra poco. Intanto si occupa di varie cose per chiudere i tubi che raggiungono i termosifoni dell'intero condominio. Viene anche la sorella del proprietario. L'acqua purtroppo ha allagato anche due appartamenti sottostanti i cui proprietari, una dei quali è la figlia del danneggiato, sono anch'essi in ferie. Si lavora alacremente per limitare i danni. Suonano al citofono, è l'idraulico, gli apro il portone, gli dico che si tratta dell'appartamento al primo piano e quello, mentre sale le scale mi fa:
= ahò, Aldo ma che fai nun me riconosci?
Per la miseria miseriaccia si tratta dell'idraulico di mia fiducia al quale avevo chiesto di venire a ripararmi il tubo della doccia. Mi dice:
= famme vede' de che se tratta qui e poi vengo da te a riparatte er tubo.
Mi precipito a telefonare all'altro idraulico che doveva arrivare alle 11:00, m'invento una scusa, gli dico grazie e disdico la chiamata.
Conclusione. I lavori di prosciugamento sono andati avanti con successo fino alle ore 13:00, l'acqua è stata tutta eliminata, rimangono purtroppo i danni procurati a mura, tetti e pavimenti.
Una mattinata troppo movimentata però a me è stato riparato il tubo della doccia...e a gratise.
Sono stato fortunato.http://viadellapolveriera.blogspot.com/

2 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Se scrive qualcosa @il monticiano, state sicuri che siamo in piena commedia all'italiana. E così é stato puntualmente anche questa volta.

Rosaria ha detto...

Aldo, il condominio ha anche il lato buono e il tuo racconto lo dimostra.
OOltre ad avere gratis il tubo della doccia.
Buona domenica. ciao

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